Sostegni - Bentivoglio e dintorni

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I SOSTEGNI DEL NAVILE                                                          Seguici su : 


 
 
 
 
          
 
 
Le fotografie storiche sono state fornite gentilmente da Fausto Malpensa
 
 
PERCORSO
 
 
SOSTEGNO DELLA BOVA
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Siamo alla Bova, dove la confluenza delle acque del Canale delle Moline unite a quelle dell’Aposa e del Cavaticcio danno origine al Canale Navile. È qui che Bologna immagina di costruire il porto e lo fa nel 1284 ma per i problemi di interrimento generati dalla velocità delle acque cessa di funzionare come tale nel 1293. Troppe le spese per la manutenzione per cui il porto effettivo diventa Corticella. Per qualche tempo torna a funzionare come porto intorno al 1400 e di qui parte, nel 1438, Papa Eugenio IV per andare a Ferrara ad aprire la sessione del Concilio. Successivamente, nel 1594, trasformato dall’Ambrosini, diviene un Sostegno, il primo dei 10 del Navile. Nelle immagini si puo’ vedere, nelle prospettive sia da monte che da valle, l’arrivo delle acque dal Canale delle Moline, il ponte ferroviario che attraversa il Navile e quello stradale sovrastante il Cavaticcio. Evidente anche la darsena che divide in due il canale antistante la Casa di Manovra, ancora oggi abitata. Lasciata la Bova il Navile si inoltra verso valle e, nell’ultima delle immagini, vedete la Villa Angeletti, casa della nobile famiglia, trasformata fra le due guerre in Istituto di ricerche agricole. Oggi non esiste più in quanto distrutta dai bombardamenti della fine dell’ultima guerra.
   
   

 
SOSTEGNO DEL BATTIFERRO
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Lasciata la Bova si attraversa il Parco Comunale di Villa Angeletti. A poca distanza il Battiferro, così chiamato per una “magona” per lavorazione metalli, uno dei più importanti sostegni del Navile. Costruito nel 1439 poi rifatto dal Vignola nel 1548 su incarico di Papa Paolo III, comprende alcune costruzioni ancora esistenti, altre semidiroccate o scomparse. Al centro è la casa di manovra con un frontone in arenaria riportante il simbolo del papato e la casa del Sostegnarolo. Nella seconda immagine, la ciminiera della prima centrale idrotermoelettrica,1901, e la cascata del Canalazzo. Qui al Battiferro il Navile si sdoppia in Canalazzo, di compensazione, e nel navigabile Fossetta su cui ci sono i portoni vinciani necessari alla navigazione. Sulla riva destra, la Pila da Riso, con pensilina, in cui veniva decorticato il riso delle risaie della Bassa. In testa alla costruzione un Oratorio dedicato alla Madonna delle Grazie. Infine, il bagno di Ferragosto degli abitanti del Battiferro.
    

     

 
SOSTEGNO DEL TORREGGIANI
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Lasciamo il Battiferro e ci troviamo al terzo dei Sostegni, il Torreggiani. È un Sostegno attorno al quale ci sono abitazioni ancora oggi e l’ultimo punto di ristoro rimasto sul Navile, la Trattoria da Sandro al Navile.
       
            
        
     

 
SOSTEGNO DEL LANDI
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Proseguendo verso valle incontriamo il 4° sostegno, il Landi o Sostegnazzo. Qui era esistente una Cartiera risalente al ‘700 che lavorava prima stracci poi carta riciclata. E’ visibile sulla destra, oggi è trasformata in RSA. Sulla sinistra la casa del Sostegnarolo, abitata pur se ridotta alla metà delle dimensioni. Sullo sfondo il ponte in muratura oggi sostituito da uno di fattura moderna. Nella seconda immagine un particolaredelle porte del sostegnoin uno scatto del 1973.
   
     

 
SOSTEGNO DEL GRASSI
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Avanti ancora nel percorso verso valle ci troviamo al 5° sostegno, il Grassi, detto Sostegnino per le piccole dimensioni della sua conca. Anche qui, a fianco della casa di manovra, ci sono case ancora oggi abitate. In questo sostegno il portone ha un meccanismo particolare, basculante, diverso dal sistema vinciano. A pochi metri il canale torna a riunirsi, in prossimità del Ponte Nuovo, detto popolarmente della Bionda, risalente a fine 1600 in sostituzione di uno in legno. Questo ponte consente il passaggio del cavallo dal lato utile della restara, sulla destra della Fossetta
   


 
SOSTEGNO DI CORTICELLA
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Superiamo il Ponte della Bionda, poco più avanti ecco il Sostegno/ Porto di Corticella, per alcuni secoli Porto effettivo di Bologna. Un grande specchio d’acqua, il Pelago (prima foto), fungeva da stazione per i burchielli. Sullo sfondo della prima immagine la Villa Gamberini, poi nella seconda il complesso di Casa del Sostegnarolo, della Manovra e della Gabella. Una visione d’insieme nella seconda presenta il ponticello che attraversa il canale prima della conca del Vignola, a destra lo stallatico per il cambio dei cavalli e la scaletta in mattoni per agevolare l’animale nel traino. In basso a destra il lettore è seduto sul muretto della Madonnina dell’Olmo, al tempo stesso punto di devozione, di ristoro con la sorgente per umani e cavalli e una conserva per i cibi deperibili. Nella foto grande nonno e nipotini a fianco del portone sovrastato dall’acqua in ingresso nella conca. 

La descrizione della seconda fotografia è stata erroneamente corretta.....il luogo è Corticella
                



 
SOSTEGNO DELLA CHIUSETTA
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La mappa e le foto raffigurano il Sostegno della Chiusa che era in confine tra Corticella ed il comune di Ronchi o Ronco, ora divenuto territorio di Castel Maggiore. Il nome Ronco deriva dal verbo latino runcare, roncare, cioè disboscare, svellere le radici, le erbe infestanti, i rovi, e gli arbusti onde rendere il terreno atto alla coltura, per cui Ronco, come il resto della pianura, fu selva, boscaglia. Anticamente era Roncaje, poi divenne Ronco col soprannome di Corticella dal nome del borgo in sua vicinanza. L’isoletta del sostegno è ancora esistente, con i ruderi della casa di manovra.
       

 
SOSTEGNO DI CASTELMAGGIORE
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L’attuale CASTELLO, primo nucleo abitato dell’attuale Castel Maggiore, sorse alla nascita del canale Navile e fu chiamato “Molini Nuovi”, grazie alla costruzione da parte dei Gozzadini di molini azionati dalle acque del sostegno ivi ubicato. Successivamente assunse il nome di “Castagnolo Maggiore” poi, grazie ai Pizzardi grandi latifondisti e lungimiranti industriali, il definitivo “Castel Maggiore”. Con l’andare del tempo i molini diventarono una fonderia e fabbrica meccanica e fu una delle prime in Italia a costruire frigoriferi industriali. Le officine Pizzardi erano famose e fornitrici dello stato della Chiesa, famose a tal punto che Pio IX venne a visitarle nel luglio del 1857 durante un viaggio in Emilia Romagna. Durante la visita fu fuso in sua presenza un suo busto, ma si narra che i Pizzardi, che vedevano lontano, già erano preparati a fondere busti di Vittorio Emanuele II. Con l’avvento della ferrovia, il paese cominciò a gravitare nell’attuale luogo che, per identificarlo fu chiamato “Progresso”, per cui “Castel Maggiore” sarebbe l’attuale “Castello” divenuto invece frazione di…. Sul sostegno un aneddoto: chi lo azionava, ai primi del secolo scorso, era chiamato “faréla” in bolognese “farcela”, perché essendo di corporatura esile la gente si chiedeva: ma ce la farà?
      


 
SOSTEGNO DI BENTIVOGLIO
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Percorrendo il Navile da Castel Maggiore si giunge alla Ringhiera antico luogo di ristoro dei barcaioli. Proseguendo si arriva a Bentivoglio, l'antico Ponte Poledrano. Qui il Navile creava un isola dividendosi in due rami. Questo permise la nascita nel XIV secolo di un mulino e di un sostegno nel lato navigabile del canale. Il sostegno ormai scomparso (interrato) rivive comumque nelle vecchie fotografie di inizio '900. Nella seconda foto una bellissima immagine della conca con a fianco Palazzo Rosso (residenza di C.A.Pizzardi). Particolare l'immagine dove si vede un burchiello che attende di entrare nella conca per superare il dislivello del canale. Infine la signora si serve del sostegno per attività legate al bucato.
     
   

 
SOSTEGNO DI MALALBERGO
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Il Canale Navile negli anni antecedenti il 1292, uscendo da Bentivoglio, poteva dirsi ultimato alla Pegola. Solo dopo questa data il Senato Bolognese, con ingenti finanziamenti, decise di allacciare il Navile ai canali che da Malalbergo portavano a Ferrara e al Po e quindi all'Adriatico. In pratica si univa la "Navigazione Superiore" con la "Navigazione Inferiore". Anticamente a Malalbergo, il passaggio tra le due navigazioni non era diretto ma necessitava di un trasbordo delle merci. Solo nel 1775 con la costruzione del sostegno tra Navile e Canale delle Parature si ovviò a tale onerosa attività.
   
     
    

 
LA FUNZIONE DEI SOSTEGNI
 
 
 
 
 
 
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