documenti1817 - Bentivoglio e dintorni

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DOCUMENTI STORICI
Intervallo cronologico Gennaio 1814 - Giugno 1817
Committente: Marchese Carlo Bentivoglio d'Aragona di Ferrara
Relazione sulle spese per interventi nella tenuta detta "Bentivoglio" attuato dall'affituario Luigi Borghi

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Le valutazioni effettuate nel 1815 non ebbero seguito e gli edifici esaminati non ebbero le ristrutturazioni descritte nel precedente documento. Nel corso dell'anno 2017 l'Architetto viene nuovamente chiamato per una ulteriore verifica. In questo frangente come viene precisato nel documento:
"Essendo stata alienata la grandiosa Residenza situata in questa Provincia di Bologna, posta  nel Comune di Santa Maria in Duno, denominata del = Bentivoglio = dall'antico Proprietario di esso Sig. Marchese Carlo Bentivoglio di Ferrara, il quale l'ha liberamente ceduta e alienata alli Consoci Benedetto Casazza e Gaetano Pizzardi  .........."
In sostanza il cambio di proprietà farà si che l'affittuario Sig. Luigi Borghi dovrà concordare con la nuova proprietà i lavori che erano stati già valutati dall'Archietto Venturoli nel 1815 e quindi, con un documento, concorderà con gli agenti dell'affituario, dei nuovi propietari e del Marchese Carlo Bentivoglio una nuova verifica per un nuova valutazione dei lavori. Il sopralluogo darà origine a due successive relazioni, una datata 3 Giugno 1817 (qui a fianco)  e l'altra datata 10 Ottobre 1817.




ELENCO LAVORI DA EFFETTUARE

Gli accordi esposti nella relazione del 3 Giugno 1817 portano ad un succesivo documento "integrativo" in cui l'Architetto Venturoli riprende i 71 punti dell'elenco delle attività indicate nella relazione del 1815 e a fianco di ciascun intervento annota delle indicazioni relative all'approvazione o meno di ogni singola attività.
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Il 10 Ottobre 1817 l'architetto redige una nuova relazione suddivisa in tre parti corredate di nuovi disegni esecutivi relativi alla profonda ristrutturazione del Mulino, del Mulinetto/Valchiera e dell'Osteria. Per il Castello vale quanto già indicato nel 1815,
 
Mulino
 
Mulinetto e Valchiera
 
Osteria
 
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DISEGNI
 
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MULINO

I disegni sotto presentano il progetto del Venturoli nella ristrutturazione esterna del Mulino. In essi vengono rappresentati lo spaccato, il piano terra e il granaio dell'edificio del lato ovest. Nel secondo disegno le stesse piante dell'edificio lato est (via Saliceto). 
MULINO

Nel primo disegno è rappresentata la pianta e l'alzato dei due edifici di levante e ponente. In particolare va notato il terrapieno (vedere ingrandimento) che alza il piano del Mulino dalla superficie dell'acqua quanto basta per gestirne le variazioni di livello. Inoltre appare il granaio in grado di alimentare gli imbuti sopra le mole. Nella Pianta si notano le ruote del mulino che diventano otto sfalsate per sfruttare meglio la forza della corrente. Da notare la copertura delle ruote e del Canale. Nel secondo disegno è riportato lo spaccato della porzione di fabbricato a ponente visto dall'acqua del Navile.
MULINETTO E VALCHIERA

I due prospetti sotto si riferiscono alla pianta e allo spaccato del Mulinetto, edificio addossato  al canaletto artificiale che univa i due rami del Navile. Dai due disegni si evidenzia come l'Architetto abbia ridisegnato in modo più razionale gli spazi dedicati alla mulinatura e quelli dedicati alla Valchiera ( vedere i particolari nella parte "confronto tra vecchio e nuovo"). Inoltre si può notare che il meccanismo relativo alle ruote e alla turbina rispecchi quanto già disegnato nella relazione del 1815, 
CONFRONTO TRA VECCHIO E NUOVO
Nel confronto tra vecchio e nuovo la parte principale del Mulino presenta molte differenze pur mantenendo invariate le dimensioni esterne. Come già detto il piano di appoggio verrà rialzato sul livello dell'acqua e l'edificio a levante (via Saliceto) avrà spazio per quattro mole. Nello spazio rimanente verranno ricavate una stanza "per Scaldarsi", una bottega "per l'Archibugere" e uno "Scrittorio" . Inoltre il piano superiore farà da granaio da cui si potrà alimentare a caduta le mole attraverso un imbuto. Il lato ovest tutto sommato non cambia molto a parte il numero delle mole (4) e il granaio.
Nel confronto tra il mulinetto del '700 e quello progettato dall'Architetto Venturoli si evidenzia la diversa dislocazione degli spazi di lavoro, La freccia verde indica dove si attestasse la parte molitoria nel vecchio opificio.Il locale prevedeva una unica mola. Nel nuovo disegno il mulino scambia i locali con quelli che precedentemente erano dedicati alla valchiera. Le mole diventano tre grazie alle tre nuove ruote verticali. Conseguentemente la valchiera freccia blu viene ad occupare un locale più piccolo e le macchine vengono mosse da una turbina dedicata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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