Via Vietta è la strada che, partendo dalla via principale che attraversa l’abitato di Bentivoglio, ci porta all’OASI LA RIZZA.
Procedendo verso l’OASI, la strada è fiancheggiata, a sinistra da un fosso, inizialmente di modeste dimensioni, ma che progressivamente si allarga fino a confluire in un più ampio canale di scolo proveniente dalla vasta area di compagna a ovest.
È questo il canale di scolo CALCARATA, canale che ha svolto e svolge un ruolo importante nella regimentazione delle acque di questa vasta area. Permette, infatti, un rapido ed efficiente deflusso, oggi delle acque piovane, ma un tempo delle acque che nelle risaie avevano permesso la piantumazione e crescita del riso.
Infatti, il sistema idrico attivo sul territorio in parola è basato principalmente su due canali:
il CANALE NAVILE che scorre tutt’oggi tra due alte arginature e che attraverso le chiaviche (chiuse) forniva l’acqua, per caduta, alle risaie e per l’irrigazione delle altre produzioni agricole, attività quest’ultima ancora presente e lo SCOLO CALCARATA, che al contrario del precedente era scavato nel terreno e provvedeva a raccogliere le acque delle risaie quando i tempi della coltivazione lo imponevano.
Via Vietta prosegue dritta e pianeggiante fino ad incontrare un leggero, quasi impercettibile dosso da cui si stacca a sinistra un manufatto che a prima vista possiamo identificare come un piccolo ponte che scavalca la CALCARATA. In effetti è proprio un ponte non per uso umano, ma adatto a canalizzare le acque provenienti dal Navile. Acque che dopo essere passate sotto la strada (ecco il motivo del leggero dosso) superavano la Calcarata e confluivano nei fossi che la smistavano nei terreni circostanti.
Il manufatto, risalente presumibilmente ai primi decenni del secolo scorso viene chiamato PONTE CANALE (PONT D’AQUA in dialetto)
Nella planimetria allegata, ingrandimento tratto da una storica mappa relativa al patrimonio PIZZARDI, donato alla Amministrazione degli Ospedali di Bologna, viene evidenziato il percorso dell’acqua che partendo dalla CHIAVICA DAVIA sul Navile, ed oggi non più attiva, arriva attraverso fossi secondari, anch’essi non più esistenti a scavalcare la CALCARATA ed allagare le risaie degli ampi poderi denominati Marsiglia e Beniamina.