Percorrendo la via Setti, dal paese di Maccaretolo, si attraversa il toponimo delle Tombe dove a poche centinaia di metri è visibile l'antico Palazzo omonimo costruito da Bentivoglio II nel XV secolo.
Il cartello dà delle brevi indicazioni riguardanti il Palazzo ; l'edificio viene edificato,come detto, da Giovanni II Bentivoglio nel 1490 sulle rovine di una antica villa romana. Inoltre si fa cenno all'etimologia del toponimo "Le tombe" che non ha il significato che, oggi, daremmo a questo termine.
Infatti, data l'origine antica della località, il termine "tombe" è di derivazione latina e significa" terreno sopraelevato in zona paludosa". I ritrovamenti archeologici che si ripetono dal '700 ad oggi dimostrano come l'area abbia avuto una frequentazione numerosa e costante già in epoca romana anche grazie ad una arteria stradale che probabilmente univa Bologna al Po alla confluenza con il Reno. La collocazione rialzata del nucleo abitativo preserverà la località dalle inondazioni periodiche.
L’edificio, ancor oggi visibile, fu innalzato da Giovanni II Bentivoglio come dimora di caccia in valle. Dopo la caduta della signoria, esso rimase ai Bentivoglio di Ferrara, che nella prima metà del Seicento, ormai decaduto a dimora rustica, lo cedettero ai Boschetti di Modena, i quali a loro volta, oltre un secolo più tardi, lo vendettero ai Vigoleni Scotti di Piacenza. Durante il dominio napoleonico, fece parte del patrimonio del Ducato di Galliera, per poi andare ai principi d’Orleans e a quelli di Torlonia, che infine lo vendettero ai Ferranti.
Oggi si presenta come una grande casa con tetto a falde, marcata dalle canne fumarie, che conserva l’aspetto tardocinquecentesco (vedi disegno sopra attribuito a Egnazio Danti e datato 1578), mentre sono scomparsi gli annessi: come l'alta torre e il rivellino sul ponte che dava accesso all’edificio, demoliti tra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo. Nel 1804 fu atterrata l'attigua chiesetta di San Giovanni ante portam latinam. Nel sottotetto dell'edificio permangono affreschi con lo stemma Bentivoglio.
Il Palazzo abitato fino al 2011, attualmente, non è visitabile per motivi di sicurezza.