Reportage di Settembre 2014 - Bentivoglio e dintorni

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IL MULINO DI BENTIVOGLIO
"un gioiello nascosto"



Foto di Valerio Zanna

( immagini ottenute da cellulare)

Dopo 50 anni il grande impianto molitorio di Bentivoglio riapre al pubblico con il suo ricco carico di storia. Domenica 5 ottobre, per tutta la giornata, sarà possibile ammirare l'antico edificio attraverso una serie di visite guidate che comprendono anche Palazzo Rosso con i suoi affreschi e le stanze abitate dalla famiglia Pizzardi.
Due ore di scoperte e di avventura tra i piani e le stanze che custodiscono i segreti di macchinari, ruote dentate, setacci e oggetti che alimentavano turbine e prese di forza motrice. A 50 anni dalla chiusura definitiva del grande stabilimento, è oggi possibile rivedere lo storico mulino, la cui tradizione risale alla metà del 1300, quando fu edificato sulle rive del canale Navile. L'arte molitoria era il cardine dell'attività economica della bassa pianura bolognese, possedere mulini voleva dire avere cibo e ricchezza, tanto che il signore di Bologna, Giovanni II Bentivoglio, ne possedette ben 16.
La famiglia Pizzardi acquistò nel 1817 il vasto complesso industriale sorto tra i due rami del Navile, che comprendeva mulini, magazzini, granai, botteghe e l'immancabile osteria. Dopo anni di prosperità ma anche di stagnazione, fu l'ultimo proprietario, il marchese Carlo Alberto, a dar corpo ad un forte programma di modernizzazione che vide l'installazione di nuove macchine all'interno del mulino a cura della ditta Alessandro Calzoni. Dato in locazione nel periodo tra il 1930 e il 1960, nei primi anni Settanta si arrivò alla chiusura definitiva dello stabilimento.
Luogo simbolo di Bentivoglio, il Mulino Pizzardi è un patrimonio straordinario dell'archeologia industriale del territorio bolognese, il cui recupero ha una rilevanza speciale sia come testimonianza storica che come spazio da restituire alla collettività.
 
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