La tortora dal collare o tortora orientale (Streptopelia decaocto, Frivaldszky 1838) è un uccello che fa parte della sottofamiglia dei Columbinae, originario dell'Asia, ma nel XX secolo ha
avuto una forte espansione in Europa.
Se ne conoscono 3 sottospecie:
La taglia media è di 32 cm di lunghezza, e 165 grammi di peso. Il suo colore è
il grigio-rosso o caffellatte, leggermente più scuro sul dorso; le ali hanno apice
bruno scuro e in volo la coda appare bianca a base nera. Sul collo spicca uno
stretto collarino nero.
Di forme più slanciate rispetto al piccione
domestico, è molto simile alla tortora
domestica.
Originaria dell'Asia
meridionale, la Tortora dal collare orientale può essere incontrata in buona
parte dell'Eurasia
ed in Africa
del nord; alcuni esemplari si sono visti anche in America
del Nord. All'inizio del XX
secolo la Tortora dal collare orientale era presente in Europa
soltanto all'estremo sud-est della Penisola
balcanica. Successivamente ha ampliato in modo spettacolare il suo areale
distributivo, colonizzando tutto il continente e raggiungendo in tappe successive
la Scandinavia,
le Isole
britanniche e la Penisola
Iberica. In Italia
la prima riproduzione è stata segnalata nel 1947;
in Valle
d'Aosta le prime osservazioni risalgono agli anni
settanta e attualmente nella regione è presente in diversi centri abitati di
fondovalle fra Pont-Saint-Martin
e Courmayeur.
Il suo habitat preferenziale sono le zone aride e semi desertiche con zone
alberate, ma sta avendo negli ultimi anni un notevole sviluppo nelle zone
antropizzate, infatti è possibile vederla frequentare parchi urbani, in cui trova
alberi sempre verdi, che costituiscono un buon rifugio.
I semi sono la sua dieta di base, ma poi si nutre anche di frutta, erbe, insetti e altri piccoli invertebrati.
Il periodo di riproduzione sarebbe tra Marzo e Settembre, ma può deporre tutto l'anno. Costruisce un rozzo nido di rami su alberi, ma a volte anche su manufatti (piloni metallici, impalcature, tettoie, ecc.). Vi depone 1-2 uova che cova 14-16 giorni; i giovani si involano a 17-22 giorni dalla schiusa. Possono essere allevate più nidiate all'anno (in clima alpino normalmente non più di tre).
Risente di un rischio minimo, ma in questi ultimi anni se ne sta riscontrando un decremento a causa specialmente dell'inquinamento, nonché colpita dalla sterilizzazione indotta con granaglie somministrate ai piccioni nei centri storici che colpiscono anche questa specie.
Il piccione domestico è un tipico ospite dei centri abitati; l'abbondanza di
siti riproduttivi e di alimenti resa disponibile dalle attività umane, consentono
a questo uccello di proliferare al punto da causare problemi gestionali (danni agli
edifici, trasmissione di infezioni e parassitosi).
La livrea grigia con groppone bianco e doppia stria nera alla base delle ali del piccione
selvatico (Columba livia), specie da cui si sono originate le
innumerevoli razze domestiche, è conservata da un modesto numero di individui. Il colombaccio
(Columba palumbus), più grande del piccione domestico e caratterizzato da
una vistosa macchia bianca a mezzaluna sul polso, frequenta le campagne alberate di
medio-bassa quota.
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