La passera d'Italia, o passero italiano (Passer italiae (Vieillot, 1817)) è un uccello molto comune della famiglia dei Passeridi (ordine Passeriformes).

 

Tassonomia 

Dal punto di vista tassonomico, c'è chi la ritiene una specie a parte, e chi invece la ritiene una sottospecie del Passer domesticus, oppure del Passer hispaniolensis.
Nel 2011 la rivista Molecular Ecology ha pubblicato i risultati di alcuni studi che dimostrano che la passera d'Italia è un ibrido formatosi proprio da un incrocio tra il passero domestico Passer domesticus e la passera spagnola Passer hispaniolensis.[1][2]

Descrizione 

Dato che viene ritenuto un ibrido tra un Passero domestico ed una Passera sarda, il passero italiano ha caratteristiche comuni a queste due specie. Esiste un lieve dimorfismo sessuale, la femmina ha un colorito bianco grigiastro inferiormente e bruno superiormente, con dorso striato di scuro.
Il maschio è caratterizzato dal capo bruno rossiccio con guance bianche e ampia macchia golare nera; nel piumaggio appena mutato (autunno e inverno), i margini chiari delle penne offuscano sia il nero della gola, sia il colore rossiccio del vertice.

Distribuzione e habitat

Lo si trova in tutta Italia, Francia e Svizzera.

Biologia 

Alimentazione

Come tutti i passeri è onnivoro, mangia di tutto, semi, frutta, insetti e rifiuti alimentari dell'uomo.

Riproduzione 

Il nido, un voluminoso ammasso di erbe secche con ingresso laterale, è costruito in anfratti di manufatti (sotto tegole, nei fori di muri, piloni, ecc.), o più raramente in cavi d'albero. La femmina depone 3-6 uova che cova 11-14 giorni. I giovani restano al nido circa 2 settimane.
Vi possono essere sino a 3-4 deposizioni all'anno.

Ecologia 

Strettamente dipendente dall'uomo, frequenta soltanto i centri abitati permanenti e le campagne coltivate. Può nidificare sino ad oltre 2000 m di quota (ad esempio a Breuil-Cervinia), ma è assente dai valIoni abitati solo in estate.

Specie simili 

La Passera europea (Passer domesticus) è presente in Italia soltanto ai confini con i paesi transalpini; in Valle d'Aosta è osservabile in modesto numero soprattutto nel settore settentrionale e occidentale. La femmina è indistinguibile da quella della Passera d'italia, mentre il maschio ha il capo superiormente grigio cenere.

La Passera mattugia (Passer montanus), identificabile grazie all'evidente macchia nera sulla guancia, è diffusa soltanto a bassa quota e frequenta soprattutto le aree agricole.

 

 

 

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