Il gufo comune (Asio otus (Linnaeus, 1758)) è un uccello diffuso nel Nordamerica, in Europa e in Asia. Vive principalmente nelle foreste di conifere, boschi. Ha una taglia di 33-40,5 cm.
Il gufo comune è più in carne dell'allocco (Strix aluco) e ha dei tipici ciuffi sulle orecchie, semplici piume che non hanno nulla a che vedere col vero e proprio apparato uditivo, peraltro finissimo. È un animale esclusivamente notturno; caccia una grande varietà di piccoli animali, topi, toporagni (Sorex araneus), talpe (Talpa europaea), scoiattoli, pipistrelli, ratti, uccelli e insetti. Durante il giorno dorme nelle cavità degli alberi o nei vecchi ruderi, perfettamente mimetizzato dal piumaggio bruno macchiettato.
Il gufo non può muovere gli occhi, in compenso però riesce a ruotare la testa di ben 270°.
Nidifica tra marzo e maggio, in base alla zona; quando c'è cibo a sufficienza può fare due covate. La femmina depone 3-10 uova, la media è di 4 o 5 per covata, nel nido di un'altra specie o in quello di uno scoiattolo. Se non trova nidi di questo genere depone le uova sul suolo, sotto un albero o un arbusto. Cova le uova per 26-28 giorni, in questo periodo e fino a dopo la schiusa, la femmina viene nutrita dal maschio. I piccoli lasciano il nido dopo 3-4 settimane.
È l’unico rapace notturno che in inverno si riunisce appollaiato. Da dicembre a febbraio, infatti, i gufi comuni trascorrono le proprie giornate sullo stesso albero dal quale poi s’involano la sera, per andare a caccia. All'inizio della primavera si disperdono, abbandonando il roost, per accoppiarsi e nidificare. Il sistema migliore per censire i gufi comuni consiste proprio nel ritrovare un appollatoio e contare gli animali presenti. I gufi, infatti, si intrattengono sullo stesso ramo per tutto l’inverno, e, spesso, rimangono fedeli negli anni allo stesso “dormitorio”. Il probabile significato di questo comportamento sociale potrebbe essere di protezione reciproca.
Il verso è un grido abbastanza forte simile ad altri uccelli del suo genere tassonomico.
Alcune popolazioni settentrionali migrano durante l'inverno verso sud (Messico, Egitto, India) ritornando nella loro abituale zona di diffusione la primavera successiva.
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