*CARDELLINO - CARDUELIS CARDUELIS* E’
un piccolo uccello appartenente all’ordine dei passeriformi, famiglia dei
fringillidi, sottofamiglia dei carduelini;
è lungo 12,5 cm. con ala di cm. 7,8 , un corto ma robusto becco di
1,3 cm e presenta un peso di circa 16 gr; ha l’iride bruno-scura. E’ forse il più conosciuto uccello delle nostre zone; un tempo assai comune frequentava e nidificava nelle piantate bolognesi ,un tempo assai frequenti nelle nostre campagne,lungo i filari dei frutteti, frequentava orti e giardini per alimentarsi dei semi di cardo ( da cui anche il nome) e di radicchio di cui va molto ghiotto; e li,intento a cibarsi in cima alle infiorescenze non passava certamente inosservato per la sua agilità,ma soprattutto per la sua bellezza; l’adulto
è inconfondibile: l’abito è molto simile in entrambi i sessi e presenta
caratteristiche macchie gialle sulle ali,particolarmente evidenti in
volo,mentre sulle timoniere nere e sulle remiganti spiccano gli apici
bianchi. Tipico è anche il disegno della testa bianco e nera , ma
caratterizzata soprattutto dalla mascherina di un vivo color rosso. I
giovani sono striati di grigio-bruno sul corpo mancano della colorazione
della testa, ma sulle ali presentano la stessa colorazione degli adulti. Le modificazioni ambientali con la scomparsa di siti adatti alla nidificazione come conseguenza delle coltivazioni estensive, i frequenti e meccanizzati tagli delle erbe che non possono cosi andare in semente diminuendo i siti alimentari sono solo due delle motivazioni che hanno portato ad una drastica riduzione di questa specie pur tuttavia ancora presente sia come estivante e nidificante che come svernante; in inverno si riunisce in gruppi anche assai numerosi formati da adulti e da giovani dell’ultima annata riproduttiva ed occupano aree agricole aperte con radi ma alti alberi su cui ripararsi al più piccolo segnale di pericolo; Le
coppie iniziano a formarsi ancora all’interno di questi gruppi e
progressivamente i maschi iniziano a corteggiare le femmine ; con il
passare dei giorni la coppia rafforza il legame e si isola sempre più dal
gruppo ricercando un sito adatto per la costruzione del nido; è in questo
periodo che si può assistere alla cerimonia dello “scambio di doni”
con il maschio che rigurgita frequentemente del cibo nel becco della
femmina; Il
nido costruito, in una biforcazione di rami ad una altezza variabile da 4 a
10 mt, esclusivamente dalla
femmina con il maschio sempre a fianco è costituito da una piccola
struttura cilindrica abbastanza profonda, intessuta con estrema cura di
steli e radichette con l’aggiunta di crini, muschio, con finiture interne
di piume e lanuggine vegetale; qui vengono deposte 4-5 uova, covate
esclusivamente dalla femmina che viene
alimentata dal compagno ed intrattenuta con un piacevole e vario
cinguettio; la cova dura 13-14 giorni ed i piccoli alimentati da entrambi i
genitori abbandonano il nido dopo 14-15 giorni; specie essenzialmente
granivora nutre i giovani di
insetti solo nei primissimi giorni dopo la schiusa per poi passare ad una
alimentazione totalmente granivora; Effettua
due covate annue ma non è infrequente una terza covata; specie presente in
oasi e nei sui dintorni sia come estivante e nidificante che come
svernante.
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