*ALZAVOLA – ANAS  CRECCA*

Anatra appartenente all’ordine degli anseriformi, alla famiglia degli anatidi ed alla sottofamiglia degli anatini; appartiene al gruppo delle cosiddette anatre di superficie ed è la più piccola anatra di questo gruppo; presenta una lunghezza di circa 36 cm, una apertura alare di circa 55 – 60 cm , un peso di 350 gr; vivono generalmente in acque basse e cercano il cibo o  stando distese sulla superficie dell’acqua oppure, più frequentemente, con la testa all’ingiù e zampe e coda in alto in un atteggiamento non certamente dignitoso,  ma produttivo per la ricerca di cibo; la sua alimentazione è prevalentemente vegetale non disdegnando molluschi, larve di ditteri, coleotteri acquatici, crostacei ed anellidi;  

Sono uccelli agili e prendono il volo quasi verticalmente.

E’ molto comune , vive  all’interno dell’oasi; dopo il germano reale , è la presenza più numerosa in ogni mese dell’anno e nei censimenti mensili viene conteggiata nell’ordine delle diverse centinaia; è molto probabile che all’interno dell’oasi siano avvenuti casi di nidificazione anche se non accertati con sicurezza.

La specie presenta un forte ed evidente dimorfismo sessuale.

Il maschio ha la testa e la parte del collo castano-marron con una evidente larga banda verde che va dall’occhio alla parte bassa della nuca con un sottile bordo bianco-crema; le parti inferiori sono grigiastre, vermicolate sui fianchi a sul dorso, e macchiate sul petto;caratteristica distintiva della specie, il maschio presenta uno specchio alare giallo-verde-nero ed una macchia giallastre ai lati del sottocoda.

La femmina ha tinte bruno-marron macchiate di scuro, che la rendono mimetica  fra le canne dove nidifica; unica nota di colore il caratteristico  specchio alare verde ben marcato.

Come quasi tutti gli anatidi anche il maschio dell’alzavola vive una doppia muta: una tardo invernale con la quale assume un piumaggio brillante e colorato , chiamato piumaggio nuziale, con cui corteggiare le femmine ed una muta post accoppiamento a seguito della quale il maschio assume una colorazione meno appariscente quasi come quella della femmina che viene chiamata muta d’eclissi; in questo periodo il maschio perde molto piumaggio cosa che può rendere faticoso il volare e conseguentemente rendere vulnerabile il soggetto.

Come quasi tutti gli uccelli che trascorrono gran parte della loro vita in acqua sono dotati di una ghiandola, l’uropigio, che secerne grasso con cui, prelevandolo con il becco e strusciandolo sulle piume, si rendono impermeabili all’acqua.

La  specie preferisce zone di acque basse, bordate da canneti dove spesso si rifugia,siano essi stagni interni o rive di corsi d’acqua purché  a lento o lentissimo scorrimento.

A fine aprile depone ,in un nido costruito in mezzo alla vegetazione e rivestito di erbe ,foglie e molto piumino, da 8 a 10 uova che cova per 23-25 giorni; i pulcini ,che a poche ore dalla schiusa seguono i genitori fuori dal nido,diventano indipendenti dopo 35-40 giorni; effettuano una sola covata annua e si riproducano ad un anno di età.

 

 

NOTA DEL "WWF"

Con le nuove zone umide è molto più presente, è rinvenibile in inverno e in migrazione con spesso alcune centinaia di individui (ad esempio 500 nel novembre e dicembre 2000, 618 il 26/11/’04, 496 il 20/09/’05, 615 il 16/12/’05, 777 il 10/11/’06, 621 il 12/12/’06, 721 il 20/11/'07, 623 il 14/12/'07, 1065 il 15/01/'08), ha sporadicamente nidificato in alcune vicine Aziende Faunistico Venatorie, nel 2002 fino alla primavera avanzata sono state osservate 2 coppie, non ne è stata però accertata la nidificazione, due individui sono stati osservati il 15/06/’04, uno il 7/08/’04 e dal 15 al 26/06/’06, 8 il 5/08/'07, nel 2007 è avvenuta una probabile nidificazione, nello stesso luogo si vedeva sempre il maschio e a volte anche la femmina, nel 2008 c'erano due coppie in corteggiamento ma non è stata accertata la nidificazione.